Chi sono

Buongiorno,
mi chiamo Sarri Nicola e nella vita non ho fatto altro che occuparmi di problematiche legate al legno e ai suoi trattamenti.

Il legno ha certamente condizionato la mia esistenza, ma ha condizionato anche l’esistenza dell’intera umanità, passando nei secoli, da mezzo di difesa (pensate agli steccati o alle recinzioni) ad elementi di offesa (ad es. gli archi, le lance) a elemento per scaldare-cucinare e quindi socializzare, fino a costruire le case e altri edifici, ma anche per trasportare (la ruota risale a 4000 anni prima di Cristo), a navigare fino ad arrivare a noi per arredare e decorare.

Ma io devo parlarvi di pavimenti ed invece sto’ parlando di legno e con la voglia dentro di parlarvi soprattutto di alberi.

Qualche informazione sul legno

Chiediamoci: da quando l’uomo ha iniziato ad utilizzare il legno per pavimento in modo progettato ?
Per gli storici molto tempo fa, e precisamente sin dal decimo secolo avanti Cristo.
Chi volesse soddisfare la propria curiosità può andarsi a leggere “ de architectura” di Mario Vitruvio Pollione, ingegnere sotto Augusto, e storico dell’architettura per eccellenza.

Ma diciamo che anche dai romani ad oggi sono cambiate molte cose:

  • la sensibilità sull’ambiente;
  • l’uso della materia prima come risorsa da proteggere, da valorizzare, da rinnovare;
  • è cambiata la tecnologia che ci permette di lavorare la “materia” in modo più preciso e meno pericoloso.

Tutti sanno però che il pavimento in legno non è solo sostanza-tecnica ma è soprattutto fascino, stile e forse anche moda.

Meglio massiccio o prefinito?

La domanda più frequente : “ma è meglio un prefinito od un massiccio?” É chiaro che non sta a me dare risposte assolute. Io rispondo solo come posso: e se permettete, pur non dimenticando le famose “leggi del mercato”, io forse, devo ammetterlo, magari anche con un po’ di snobismo, perché non posso non riconoscere il valore tecnico di certi prefiniti, preferisco sapere di un legno massiccio.

Quindi è anche probabile che possa non essere io il vostro giusto interlocutore se da me vi aspettate tanti numeri, indici, coefficienti.
Comunque, se vogliamo anche considerare qualche numero, possiamo dire che la richiesta di massiccio nei medi e grandi formati è in forte ascesa.
Osservando solo il cambiamento del mercato nei 10 anni , tra il 1994 ed il 2004, i numeri si sono quasi praticamente capovolti : nel 94 il prefinito era l’87% ed il solido il 13%. Nel 2004 il prefinito è passato al 36% ed il solido è arrivato al 64%.
É chiaro che ognuno di noi è libero di interpretare come crede questi numeri ma questo è stato il cambiamento.
I numeri si possono interpretare in modi differenti per cui io preferisco continuare parlando di preferenze e quindi anche di legno massiccio.

Legno massiccio, quindi, quando vogliamo parlare veramente di legno, quando vogliamo lasciarlo occupare i nostri pavimenti fino a contaminarne positivamente l’ambiente e trasformarlo, renderlo più bello e consci anche di possedere, in quella cellula vivente che è la nostra casa anche un po’ di anima storica, geografica e culturale di un pezzo di foresta, ad es. di un pezzo di quella foresta della nostra Slavonija europea, tanto preziosa per il Rovere.

Comunque, nel mondo, intere legioni di commercianti si muovono per trovare nuove essenze, nuove foreste, perché il legno ha bisogno di 100 anni per darci quello che cerchiamo.

E consci di tutto questo dobbiamo quindi rivolgerci con attenzione solo a chi riesce, in qualche modo, a garantire quello che oggi si chiama anche “tracciabilità” del prodotto e cioè :

  • origine
  • lavorazione
  • trasporto
  • finitura
  • posa

Tutto questo non è facile, anzi è sicuramente complicato. Per quanto riguarda il mio ruolo, devo affermare che una parte importante è costituita dalla sperimentazione di nuove essenze, di nuove fonti e di nuovi prodotti e, dato che niente è più scontato come prima, l’unica strategia è solo la ricerca di quella “filiera intelligente”, di cui parlavamo prima.
Oggi dobbiamo per forza considerare queste cose. Quindi ogni anello della catena deve per forza cercare gli altri anelli affidabili.
Le essenze del mondo sono infinite, pensate che per i materiali per costruzione se ne utilizzano oltre 3000 suddivise poi in 300 macrospecie.

Certo è che se vogliamo però continuare a respirare aria pulita dobbiamo fare in modo di avere sempre alberi sulla terra perché l’albero è la fabbrica perfetta: di giorno crea linfa e cresce, producendo m3, e di notte trasforma l’anidride carbonica in ossigeno, contribuendo a trattenere il terreno, a creare sottobosco e quindi humus, a offrire alloggi e ripari agli animali.

Quindi d’ora in poi quando vedete una tavola di rovere, ricordatevi di quelle foreste della Slavonija, magari proprio d’autunno e vi prego, non dite più cose come: –ma quanti nodi-, –ma il colore non è omogeneo-; perché Gio Ponti, un grande architetto del secolo scorso, usava dire : “Il pavimento in legno è un tappeto”.

Massiccio nei medi e grandi formati

Oggi è una realtà ormai sicura grazie al taglio progettato ma anche alle camere di essiccazione controllate che ci permettono di darvi il prodotto stabile ed equilibrato per le vostre case moderne, possibile sia su sottofondo tradizionale che su sottofondo con riscaldamento integrato ( ed anche qui abbiamo inventato poco, perché lo facevano già i romani e gli arabi sfruttando le acque risorgive calde).

Ma il legno, come dicevamo prima, non basta. Come non basta la tecnica industriale sicura.
Abbiamo infatti bisogno anche di colori, di contatti e sapori antichi ma rivisitati. Sapori tattili, che evocano storia, sapienza, esperienza.
Ed allora oggi possiamo offrire trattamenti industriali come:

  • il piallato a mano,
  • lo spazzolato,
  • finitura a taglio d’ascia,
  • e poi superfici cerate, oliate, anticate.

Quindi possiamo contare sulla più prestigiosa tradizione ebanistica italiana, perché è qui in Italia che nascono le cose più belle – mobili, scarpe, cibi, vini.

I nostri pavimenti, così finiti sono oggi tendenza nei mercati dei cosiddetti nuovi ricchi Cina , Giappone, Russia, Polonia e Romania che, grazie a Dio, si affidano anche alla nostra competenza.

Forse l’ultima frontiera superata è il legno termo trattato per pavimenti.

Questa tecnica, nata il Finlandia per stabilizzare legni per usi particolari, difficili, offre a noi una fantastica opportunità: disporre di pavimenti massicci in grandi formati estremamente stabili e tonalizzati, dal mielato allo scuro, trattando i legni coltivati in Europa come il Faggio, il Frassino, la Betulla, l’Acacia ed il Rovere.
La tinta che otteniamo, a tutto spessore, è frutto di un processo definitivo che, saggiamente governato, produce come già detto colori mielati o scuri mantenendo fibra e struttura del legno di partenza.

E come non parlare dell’utilizzo all’esterno dei legni massicci; oggi sembra una grande riscoperta ma in fondo anche questa fa parte della nostra storia. Pensiamo ai pontili marini, ai ponti navali ma anche ai percorsi nei giardini orientali.
Anche in questo caso possiamo ricevere grande aiuto dall’albero, utilizzando delle essenze adatte a resistere.
Anche nei pavimenti per esterni è fondamentale affidarsi alla stagionatura e la stabilizzazione sono fondamentali per la buona riuscita e la durata dell’opera.

Facciamo un ultimo sforzo e parliamo anche di economia.

In fondo la casa e quindi tutti i materiali che ci impieghiamo sono un investimento economico.
Spesso è l’investimento più importante della nostra vita e quindi scegliere significa fare una valutazione che deve superare il tempo, le mode, l’usura.
Qualcuno ha mai visto un legno consumato ? Forse ha visto un legno invecchiato, rovinato, mal posato, crepato. Ma mai consumato.
Anzi si ha spesso la sensazione che un vecchio pavimento di tavole sia più bello di uno recente. I motivi sono 2 :

  • la materia nel tempo migliora ma, come il vino, solo se è trattata saggiamente.
  • se il prodotto è trattato e lavorato con sapienza e capacità dura più del tempo concesso e col tempo acquisisce fascino.

In questa logica si inserisce l’uso di un pavimento massiccio di qualità che può certamente competere con prefiniti di dubbia provenienza, magari dalla lavorazione industrialmente improvvisata, stoccati per mesi in cnt senza controllo termico.

Quindi per me un Pavimento Massiccio, per tutte queste e altre ragioni, è la risposta corretta.
É la risposta corretta per la diversità, intesa come unicità, individualità.

In una parola sola: per me è la risposta Bella.

Stiamo parlando di un prodotto che è con noi da migliaia d’anni e spero possa essere con Voi per tutta la vostra lunga vita.
Grazie

Le mia storia lavorativa

Ho iniziato la mia attività di Agente di Commercio nel Settembre del 1995 e ho sempre operato nel settore legno, come pavimenti in legno e vernici e olio per trattamenti, le mie esperienze sono le seguenti:

  • Ho collaborato con la FILA industria chimica di San Martino di Lupari pd, seguivo il settore pavimenti in legno e trattamenti ad olio per il Triveneto.
  • Ho collaborato con il Parchettifico Florian di Riese Pio X di tv, vendita e consulenza pavimenti in legno per le zone di Treviso e Venezia.
  • Ho collaborato con la Master Floor di Godega Sant’Urbano tv, vendita e consulenza pavimenti in legno per le zone di Treviso, Venezia, Padova e Rovigo.
  • Collaboro tutt’ora con la Industria Chimica Adriatica di Civitanova Marche mc, vendita e consulenza tecniche per le zone di Treviso, Venezia e Pordenone.

 

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